Notule

 

 

(A cura di LORENZO L. BORGIA & ROBERTO COLONNA)

 

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XIII – 21 novembre 2015.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: BREVI INFORMAZIONI]

 

La tragedia di Parigi: rimangono lutti e disturbi da trauma e stress, acuti e cronici. Oltre alla tragedia del massacro, il male prodotto dall’odio causa disturbi psichici nei superstiti. Come in altri attacchi terroristici, anche in questo caso le ferite cerebrali invisibili dei disturbi da trauma, nelle forme che vanno dal PTSD a varie reazioni e disturbi da stress e depressivi, segnano e segneranno per tanto tempo molte persone. Alla semplice osservazione si rileva un’intera gamma di fenomeni che rivelano la sofferenza: dalla startling response, ossia il sobbalzare anche per un semplice rumore, fino ad una vera e propria invalidità dovuta alla perdita di forze e di iniziativa, conseguenti al dispendio energetico per lo stato ansioso e alla mancanza di recupero per l’insonnia frequente. Lo scopo degli atti terroristici, oltre all’uccisione di persone ignare e indifese, consiste nel generare paura in tutti coloro che temono di fare la stessa fine. Questa concezione presuppone che la paura abbia sempre effetti inibitori in chi la prova, ma ciò non è sempre vero, e sono molte le persone spinte a tentare di distruggere l’origine della minaccia che causa, per evocazione di uno stato funzionale, una sofferenza talvolta intollerabile. Nel paragone - a nostro avviso improprio - tra il sistema naturale costituito dall’organismo animale e quello formato dalle popolazioni degli stati nazionali, si evidenzia un’importante differenza fra la condizione degli stimoli che costituiscono una minaccia per l’organismo e gli atti terroristici concepiti da persone per massacrare e terrorizzare altre persone. Nel primo caso, la reazione elementare dell’animale, dovuta all’attivazione dei circuiti neuronici dello stress e detta di attacco o fuga, tende ad allontanare la minaccia (attacco) o ad allontanarsi dalla minaccia (fuga), per ristabilire le condizioni fisiologiche di quiete ed equilibrio precedenti la percezione del pericolo. Nel secondo caso, le azioni pianificate per distruggere l’altro (terroristiche) rischiano di innescare reazioni altrettanto pianificate (militari) ed ugualmente finalizzate alla distruzione, con la frequente conseguenza di reazioni a spirale o a catena, che hanno il solo effetto di accrescere indefinitamente il numero di morti, lutti e sofferenze.

 

L’assenza del fascicolo arcuato nelle persone insensibili alla musica sarebbe un errore di rilevazione. L’amusia congenita è l’incapacità biologica, presente alla nascita, di elaborazione cognitiva e affettiva della musica, con conseguente insensibilità ai suoi contenuti e difficoltà nella sua riproduzione. In studi che hanno impiegato la tecnica della diffusione in risonanza magnetica funzionale è stata riportata l’assenza del fascicolo arcuato in soggetti affetti da amusia congenita. La completa mancanza di un tratto di connessione così importante per un difetto così circoscritto e il fatto che tale presunta agenesia sia stata rilevata anche in persone normodotate per la musica, ha insospettito alcuni ricercatori. Chen dell’Università di Toronto, con colleghi canadesi e britannici, ha dimostrato che la rilevazione del fascicolo arcuato dipende dal tipo di algoritmo impiegato per la trattografia, mettendo in discussione l’associazione fra la sua presunta agenesia e l’amusia congenita. [Front Psychol. doi:10.3389/fpsyg.2015.00009.eCollection, 2015].

 

Per la maggiore incidenza della malattia di Alzheimer nelle donne si studia il recettore β degli estrogeni. La perdita degli steroidi sessuali ovarici durante la menopausa è stata associata alla maggiore suscettibilità delle donne alla malattia. Ora, Zhao e colleghi del Dipartimento di Farmacologia dell’Università del Kansas, anche rivedendo la ricerca più recente al riguardo, attraggono l’attenzione su questo recettore. Scoperto nel 1996, il recettore β degli estrogeni (ERβ) ha mostrato un ruolo guida in un ampio spettro di processi dallo sviluppo all’invecchiamento; il polimorfismo del suo gene è stato associato a danno cognitivo ed aumentato rischio di malattia di Alzheimer.

 

La concezione e la diagnosi di disturbo autistico devono essere interamente riviste. Il senso e l’utilità della definizione di una sindrome come categoria nosografica si basano sulla corrispondenza del quadro ad una entità patologica per la quale si prevede una determinata categoria di intervento terapeutico. Non è così per le numerose ed eterogenee condizioni di patogenesi e sviluppo dei sintomi che portano al disturbo autistico, pertanto i soci attualmente aderenti alla nostra società scientifica, indipendentemente e da molti anni, auspicano un radicale ripensamento ed una revisione della concezione. A questa stessa determinazione sono giunti Constantino e Charman, rispettivamente della Washington University di St. Louis e del King’s College di Londra, dopo un accurato studio di rassegna che sarà pubblicato su Lancet Neurology.  I due autori osservano che la recente comprensione della struttura dei sintomi e la diversità delle cause che li producono dovrebbero indurre una evoluzione nella diagnosi di disturbo autistico, con implicazioni per la ricerca, la pratica clinica e la salute pubblica [Lancet Neurology - Epub ahead of print doi:10.1016/S1474-4422(15)00151-9, 2015].

 

Perché molti farmaci per l’Alzheimer si perdono nella fase di sperimentazione clinica. Secondo Zhao, Woody e colleghi della Facoltà di Farmacia dell’Università del Kansas, una delle cause principali è rappresentata dall’impiego prevalente se non esclusivo nella ricerca di modelli sperimentali basati sulle caratteristiche delle forme familiari ad insorgenza precoce (FAD). Si spera che presto possano essere disponibili nuovi modelli che includano tratti patogenetici delle forme sporadiche ad insorgenza tardiva (SAD), che rappresentano più del 95% del totale.

 

La Società Nazionale di Neuroscienze “BM&L-Italia” ringrazia tutti coloro che in questo periodo hanno aderito alle iniziative dei soci. Il successo in termini di interesse suscitato dalle nostre iniziative, ci ha fatto giungere l’apprezzamento e l’adesione di molti; ringraziando ed augurando a tutti buon lavoro, auspichiamo un altrettanto entusiastico aumento delle richieste di iscrizione.

 

Notule

BM&L-21 novembre 2015

www.brainmindlife.org

 

 

 

 

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